Cos’è successo
La notizia dell’attacco hacker, che ha colpito i server WMWare ESXi, avvenuto nella giornata di domenica 5 febbraio, ha suscitato molto scalpore, non solo per la gravità del danno, ma soprattutto perché l’attacco poteva essere evitato. A lanciare l’allarme è stata l’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale.
Perché è successo
Da febbraio 2021 l’aggressione informatica era stata individuata da ACN come ipoteticamente possibile e l’Agenzia aveva allertato tutti i soggetti sensibili affinché adottassero le necessarie misure di protezione, grazie all’applicazione delle patch correttive rilasciate da VMware.
Alcuni hanno tenuto in debita considerazione l’avvertimento, altri no. I server presi di mira, privi delle correzioni adeguate, sono stati sottoposti ad attacchi ransomware con l’obiettivo di ottenere un riscatto.
Il rischio per le aziende
Se vengono fatte trapelare le informazioni sensibili di un’azienda, la sua reputazione potrebbe essere danneggiata. Inoltre, a seconda del tipo di informazioni trapelate e delle dimensioni dell’organizzazione, migliaia di persone potrebbero essere a rischio di diventare vittime di furto di identità o altri crimini informatici.
Come tutelarsi
In ambito aziendale è necessario ricorrere a soluzioni integrate in grado di monitorare costantemente il traffico di rete e i dati trasferiti tra i vari endpoint in modo da garantire una efficace protezione in tempo reale.
La soluzione Antelma
Affidandoti ai nostri servizi di protezione e Gestione Firewall i tuoi dati saranno al sicuro e i tuoi clienti si sentiranno sempre protetti!
https://www.www.antelma.com/wp-content/uploads/2023/02/Articolo-Attacco-hacker.pdf